Cerca cose nel blog

sabato 25 gennaio 2014

LA PINSA DEL GRILLO


STELLINE TRIPPA ADVISOR: * * * e mezzo

CATEGORIA: ristorante/pizzeria

INDIRIZZO: Via Val Trompia 8, ROMA

FASCIA DI PREZZO: 11-20 euri

Allora.
Buone vacanze passate,buone feste passate, ma soprattutto buon anno nuovo, sperando  che ci porti un sacco di soldi e non solo, perchè come tutti voi sapete benissimo,
i soldi non sono così importanti nella vita e sopratutto non fanno la felicità.
Come tutti sanno, infatti, la felicità la fanno LE CALORIE
Ma bando alle ciance.

"You know I caaan't live without youuuu, can't smile without youuuu"

Parliamo del ristorante, di questa particolare pizzeria situata in zona Monte Sacro.
(No, non mangio solo a Roma Sud, anche se roma sud è comunque molto meglio)

Era il primo gennaio 2014, e giustamente volevo inaugurare il nuovo anno con dei soldi spesi per il cibo.
Veniamo invitati in questo posto, frequentato assiduamente da una coppia di amici amanti della cosiddetta "pinsa" romana.

MA CHE CAZZO E', ME SA CHE SE SO SBAJATI A SCRIVE PIZZA.

No, in realtà la pinsa non è altro che una pizza rettangolare/ellittica  fatta con un impasto magico che stranamente non fa ingrassare, sperimentata (sembra) inizialmente dai romani.



Alcuni sostengono che sia farina di Stevia, altri sostengono sia farina di Adderall. Io preferisco pensare che in realtà faccia ingrassare come tutte le cose buone del mondo.

In realtà si tratta di un miscuglio di farine, tra cui spicca quella di Soia (dove cazzo la prendevano la soia i romani, boh), e da una lunga lavorazione dell'impasto e lievitazione, insomma, mentre nella pizza normale ci sono i lieviti, in questa ci crescono direttamente delle colonie feline.

Veniamo accolti con garbo dal cameriere, (che da qui in poi chiameremo Povero Cameriere) che si sarebbe occupato del nostro tavolo.

O meglio, dall'unico cameriere che offriva tale posto, un povero cristo che doveva farsi due piani di ristorante con mille piatti in mano.

Ordiniamo come antipasto i fritti misti, consigliati dal ristorante.
Erano crocchette magiche, una delle più buone era quella alla 'nduja, ma come propone sempre più spesso l'ormai avanzatissima industria del fritto romano, alcune varianti erano altrettanto strabilianti: quello con radicchio e gorgonzola mi ha fatto provare una gioia paragonabile solo a quella di diventare madre.


"Oh mio dio è bellissimo, ha gli occhi del papà!"

Ma parliamo di questa Pinsa.
Era la prima volta tra me e lei.
Io, santa sostenitrice della pizza napoletana, grandissima aborritrice della pizza romana, ero al primo incontro con questa nuova forma di vita, questa sedicente Pinsa.
Già dal nome pareva un surrogato della sacra delizia partenopea, ma il mio rapporto con i carboidrati è talmente stretto e simbiotico che non potevo farne a meno.

Il menu offre tante farciture diverse, alcune molto particolari, per esempio crudo e riccioli di melone, altre classiche, come le farciture di una normalissima pizza.

Quando vidi il Povero Cameriere servire questa Pinsa ai nostri vicini di tavolo mi s'illuminarono gli occhi.

Esteticamente è molto bella, ha i bordi alti che ricordano un incrocio tra i cornicioni della pizza napoletana e la crosta della pizza bianca dei panettieri romani.

Quando la vidi la prima volta capii che non ero sola al mondo, che potevamo diventare amiche.

L'impasto era ben cotto e gli ingredienti sopra erano gettati mezzi a random, ma garantivano un risultato di veracità che ci aveva impressionato. Il gusto era altrettanto soddisfacente.

La Pinsa è veramente un piatto di cristo.
Leggera, soffice, sana.

Ma soprattutto dato che riesce a riempirti lo stomaco prima che tu riesca a trovare la forza per terminarla, è sicuramente il piatto ideale per le wannabe models su Tumblr.

Ma parliamo del servizio.

Il Povero Cameriere c'ha seguito per tutto il tempo.

Il Povero Cameriere è riuscito a trasformare una semplice e serena cena tra amici in un'immensa Sagra del Trolling.

Certo, quando ci porti per due volte dei caffè freddi, noi te li rimandiamo indietro e ci senti ridere e dire cose "ah zi, chiedigliene un altro, se ce porta pure il terzo caffè freddo te pago la benza pe tornà a casa" forse è il caso che controlli la macchina del caffè.

Ma non è colpa tua dolce principe imbranato della ristorazione italiana.
Forse è vero quello che diceva papà.
Forse è meglio che vai a finire Scienze delle Comunicazioni, chè il mondo del lavoro non fa proprio per te.

MONEY TALKING: onestissimo, come una pizzeria romana media.


Nessun commento:

Posta un commento